La scuola secondaria di primo grado propone due tempi scuola per l’anno scolastico 2024/2025, entrambi con  frequenza dal lunedì al venerdì: 

– *30 ore settimanali* (tempo normale: TN) 

– *36 ore settimanali* (tempo prolungato: TP) 

Entrambi i tempi scuola saranno articolati in 6 tempi da 55 minuti l’uno, con inizio delle lezioni alle 8.00 e termine  alle 13.30.  

I recuperi per entrambi i tempi scuola si effettuano mediante alcuni rientri pomeridiani programmati e/o alcuni sabato mattina tematici

CHE DIFFERENZA C’È TRA IL TEMPO NORMALE E IL TEMPO PROLUNGATO? 

Se parliamo di programmazioni e contenuti, entrambi i tempi scuola devono garantire la stessa formazione a tutti  gli alunni.  

In termini di orario, il tempo prolungato ha 6 ore in più rispetto al tempo normale perché si aggiungono: – 2 pomeriggi (lunedì e mercoledì) ognuno di 2 ore (dalle 14.15 alle16.15). 

– 2 mense, nei giorni in cui si rimane a scuola per le attività pomeridiane 

Le due ore di mensa sono momenti didattici, che gli alunni vivono assieme ai compagni di classe, agli amici e ai  docenti (si comunica e si gioca assieme, si ha l’opportunità di conoscersi di più e convivere meglio al rientro in  classe); le altre 4 ore arricchiscono l’offerta formativa della scuola con: 

– *2 ore aggiuntive con i docenti di italiano  

– *2 ore di compresenza dei docenti di lettere e matematica . 

E che cosa significa avere 4 ore in più? Vuol dire che in queste 4 ore gli alunni faranno solo ed esclusivamente  lezioni di italiano e matematica? E verranno caricati di compiti per il giorno dopo? Niente di tutto questo…  

PERCHÉ LA SCUOLA PROPONE ANCHE IL TEMPO PROLUNGATO? 

Con l’esperienza che abbiamo acquisito negli anni, grazie alle sperimentazioni che abbiamo avviato,  confrontandoci con i bisogni delle famiglie e con le indicazioni del Nucleo di Valutazione Esterno, abbiamo  pensato che fosse giunto il tempo di proporre, assieme a un modello unico di tempo scuola (sui 5 giorni), un  NUOVO tempo prolungato, capace di sintonizzarsi con i cambiamenti in corso non solo nella nostra comunità e  sul nostro territorio, ma anche nella società globale, nel mondo del lavoro, e nell’ambiente.  

Il tempo prolungato ha obiettivi specifici: 

1) migliorare la qualità dell’offerta formativa e della preparazione degli alunni, in vista degli studi successivi e del  progetto di vita, grazie ai tempi più distesi e alla progettazione interdisciplinare che, in linea con le Indicazioni  Nazionali (2012) e la normativa più recente, ci permettono di attuare la nuova didattica, inclusiva, cooperativa,  personalizzata, fondata sull’apprendimento per esperienza, attenta allo sviluppo cognitivo e emotivo, orientata  all’acquisizione progressiva di competenze… I tempi più distesi consentono di utilizzare al meglio metodi di lavoro  innovativi: (ad es. learning by doing, debate, teatro scientifico, giochi matematici, scrittura creativa, elaborati  audiovisivi,,affinamento percettivo e motorio, giochi di orientamento e fiducia) e spazi dedicati (ad es. l’aula  digitale 3.0); di partecipare a concorsi nazionali e a progetti internazionali; di aprirci al mondo invitando ed  intervistando scrittori e scrittrici, atleti, registi, giornalisti e magistrati che possano parlare con noi e farci conoscere  altre realtà, da ripensare e su cui riflettere poi in classe. 

2) andare incontro alle nuove richieste ed esigenze 

– degli alunni: la progettazione nella nostra scuola è a misura dei preadolescenti, e pone particolare attenzione  alle potenzialità, ma anche alle problematiche connesse al passaggio all’adolescenza in un mondo sempre più  complesso (ad es. ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo), mediante laboratori esperienziali con esperti  sulle emozioni e le relazioni: nel tempo prolungato c’è la possibilità di iniziare o riprendere in classe con i docenti il  filo dei racconti e delle riflessioni utili alla crescita di ogni ragazza e ragazzo;

– delle famiglie: i genitori sanno bene che i ragazzi cominciano a gestirsi autonomamente nell’età  dell’adolescenza, ma altrettanto bene conoscono i rischi relativi al “tempo vuoto” che i preadolescenti non sanno  ancora organizzare: il tempo prolungato consente ai ragazzi di essere coinvolti in prima persona, in un progetto  sull’ambiente, in una dimostrazione di esperimenti sulle leggi di Newton, in un laboratorio teatrale, un cineforum, o  un dibattito sugli splendori e le miserie di un intero pomeriggio trascorso soli in casa a giocare a Fortnite…  

– della società e della comunità: i nostri ragazzi saranno formati per essere cittadini del mondo e, per preparare i  giovani alla complessità del mondo che li attende (pensiamo ad es. alla percezione della legalità, al cambiamento  climatico, alla connessione h24, alla rivoluzione robotica…) e, al tempo stesso, essere seguiti rispetto ai loro specifici bisogni educativi (secondo quanto indicato dalle Nuove Raccomandazioni Europee), occorre tempo  qualitativamente speso bene assieme agli altri – e questo dove succede, se non a scuola? 

MA CHISSÀ, POI, CON I COMPITI… 

No a troppi compiti a casa: questo è il nostro motto! 

Il carico dei compiti a casa per chi frequenta il tempo prolungato viene adeguatamente calibrato dai docenti: il  metodo di studio viene appreso in classe assieme ai contenuti, la fase di apprendimento si svolge e si consolida soprattutto nelle attività svolte con i docenti e con gli esperti, nelle ore curricolari, nei laboratori e nei progetti.  

Sia chiaro: nel corso del triennio, tutti gli alunni della secondaria vengono accompagnati nella messa a punto di  uno studio personale e autonomo in vista del ‘passaggio alla scuola secondaria di secondo grado. E tutti i docenti  hanno l’obiettivo di portare tutti gli alunni a saper lavorare sia in autonomia, sia in collaborazione e co progettazione con gli altri. La differenza è che nel tempo prolungato, proprio perché trascorriamo più tempo con gli  alunni, li conosciamo meglio, lavoriamo con loro di più e abbiamo più opportunità di trasformare le parole  ‘gradualità’, ‘personalizzazione’, ‘autostima’, ‘social skills’ in fatti. 

MA COME SI LAVORA NEL TEMPO PROLUNGATO? 

Tutti i docenti della nostra scuola progettano in team e svolgono attività pluridisciplinari; il tempo prolungato  consente di farlo in compresenza di più insegnanti e in chiave interdisciplinare. La ricchezza dell’offerta formativa del tempo prolungato è anche questa: avere il tempo di scoprire che i saperi sono comunicanti, che le competenze  sono trasversali, che ogni argomento può essere trattato da più punti di vista e ogni problema può essere  affrontato da più angolature. 

Non solo: da anni crediamo che la scuola debba essere connessa con il mondo per essere vera e reale, perciò  siamo andati a bussare alle loro porte, e le abbiamo aperte quando hanno bussato loro… Stiamo parlando delle  numerose Associazioni del nostro territorio, che ci insegnano come trasformare i sogni in progetti di lavoro e il tempo libero in dono dedicato agli altri (Avis, l’Osservatorio  astronomico del Lodigiano, l’Orto Auser, Casale Nostra, Centro Insieme, Curiosamente …). Molte di  queste collaborazioni e dei progetti che sono stati avviati sono nati proprio nell’ambito del tempo prolungato e  grazie ad esso continuano a essere riproposti a tutti i ragazzi.  

E alla realtà docenti e ragazzi del nostro Istituto sono sensibili: abbiamo lavorato, marciato, raccolto fondi, corso  contro la fame e lo spreco di cibo, piantato alberi,  pulito i parchi della nostra città, raccolto il pane avanzato in mensa per portarlo alla Caritas… E stiamo lavoriamo  assieme, per il futuro del Pianeta, su tematiche di grande urgenza, come la cura dell’ambiente, l’alimentazione, i  rifiuti, il cambiamento climatico, la sostenibilità…  

CHI PUÒ SCEGLIERE IL TP? 

Ma tutti, ovviamente! I metodi didattici descritti prima, le iniziative e le scelte spiegate qui, hanno lo scopo di  favorire l’apprendimento di tutti i ragazzi.  

Chi non ama particolarmente la scuola, troverà tante iniziative e modi di fare lezione diversi, e scommettiamo che  almeno uno sarà di suo gradimento! A chi invece la scuola piace, non potrà non amare il nostro nuovo tempo 

prolungato e (solenne promessa!) cercheremo di appassionarlo ancora di più… Siamo convinti che se non c’è  divertimento, non c’è apprendimento! 

MA RIMANE TEMPO PER IMPARARE A SUONARE UNO STRUMENTO? 

Certo! 

Anche per gli alunni che frequentano il tempo prolungato è possibile e auspicabile iscriversi ai corsi di strumento:  l’esperienza degli anni passati ha dimostrato come le 3 ore di orientamento musicale siano state fondamentali  nella formazione di tanti alunni delle 36 ore.  

CHI FREQUENTA IL TP NON AVRÀ PIÙ TEMPO PER SVOLGERE ALTRE ATTIVITÀ? Assolutamente no! 

Moltissimi alunni continuano a fare sport, corsi di lingua, fotografia o chitarra, imparando a gestire tempi e compiti,  in preparazione alla complessità che li attende nel passaggio al secondo ciclo di studi, all’università e al mondo del  lavoro. 

IN CONCLUSIONE… 

Non sappiamo se siamo riusciti con queste parole a comunicarvi tutta la nostra passione per la scuola, per i  vostri/nostri ragazzi: concludiamo dicendovi che tutti i docenti della Secondaria vogliono il meglio per i giovani di  oggi, che saranno gli adulti di domani, e PUNTANO IN ALTO! La nostra offerta formativa è un modo per esprimere  la passione e l’ambizione che vogliamo condividere con tutti i ragazzi e le loro famiglie.